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Orientamento Scolastico: "La Bussola"

In Italia, la scelta della scuola secondaria di II grado (le vecchie superiori), avviene circa a 13 anni. Eppure le occasioni di valutazione e decisione iniziano molto prima. Durante lo sviluppo, a partire dalla nascita, le persone imparano da una parte a conoscersi e dell’altra a maturare nuove parti di sé.

Quando i ragazzi arrivano al terzo anno della scuola secondaria di I grado (le vecchie medie), hanno già affrontato un importante percorso della propria vita in cui sono state fatte scelte rilevanti in modo più o meno consapevole (amici, sport, primi amori, …). Non necessariamente queste scelte hanno escluso le altre strade possibili. Può darsi, per esempio, che vengano frequentati due sport. Inoltre, è possibile che alcune scelte siano state fatte dagli altri (genitori, insegnanti, …) e che questo abbia insegnato ai ragazzi a non mettere del proprio per alcune o per molte decisioni. O, ancora, può capitare che, in altri casi, le decisioni siano prese sempre dai ragazzi e che non vengano negoziate con nessuno. Conoscere questi aspetti è già un buon punto di partenza per dirigerci verso un modo di decidere che possa essere il più funzionale possibile.

Infatti, il momento della scelta della scuola secondaria di II grado arriva necessariamente e esige una decisione (almeno inizialmente) unica. L’obbligo scolastico ai 16 anni, infatti, richiede agli studenti di proseguire il proprio percorso di studi. Qui si pone, quindi, il grande interrogativo: quale formazione scegliere?

 

Nella serata di orientamento scolastico “La Bussola”, organizzata dall'Associazione Culturale Casa dello Studente, io e la mia collega , la dott.ssa Eliana Fieni, esploreremo i possibili modi per cercare una risposta a questa domanda. Qui provo a dare un’anticipazione.

I genitori sapranno che la risposta a quella domanda non sempre è immediata. Inoltre, per cercarla è necessario prima fare delle riflessioni. Per esempio, chi sceglie la scuola? Che ruolo hanno i genitori e le altre figure educative in questa scelta? Sembra scontato risolvere questi interrogativi ... e forse, a livello teorico, lo è davvero: “i ragazzi scelgono, noi possiamo accompagnarli!”

Più difficile è, invece, riuscire a mettere in pratica quella soluzione teorica. Soprattutto perché la scelta del percorso scolastico deve essere fatta in un periodo della vita di grandi cambiamenti: a livello biologico, psicologico e relazionale. Anche i rapporti con i genitori e le figure adulte mutano e può capitare che i consigli e le indicazioni non vengano più considerate come inderogabili dai ragazzi, ma vengano sempre più spesso in discussione. Quindi, può essere utile, in questi casi, pensare prima a tutti quei criteri che possono aiutare i ragazzi nella scelta e poi offrirli sotto forma di domanda.

Ecco qualche esempio.

  • Cosa vorresti fare da grande?

  • Quali sono le tue materie preferite?

  • Quali attività ti piace fare?

  • In cosa pensi di riuscire bene?

  • Cosa vorresti approfondire?

Ognuna di queste domande cela dietro un discorso un po’ più lungo. Per esempio, prima di arrivare a chiedere “cosa vorresti fare da grande?”, forse è utile assicurarsi che il ragazzo conosca qualcosa in più del mondo professionale. Quindi si può raccontare cosa implica il lavoro: responsabilità, soddisfazioni, difficoltà, passione, … Inoltre, si possono affrontare brevi descrizioni delle posizioni lavorative, a partire da quelle dei famigliari.

 

Insomma, per arrivare alla formalizzazione della scelta è importante fare un percorso che richiede tempo, ma che non deve essere per forza impegnativo: può essere fatto a piccoli passi alla volta. Noi, come figure educative, possiamo mostrare ai ragazzi le numerose possibilità che offre il loro avvenire e sostenere lo sviluppo delle loro potenzialità. E' utile ricordare, infine, che la scelta della scuola secondaria di II grado non vincola necessariamente le future scelte dei ragazzi.

Il territorio in cui orientarsi è tutto da esplorare e, forse, proprio da creare.

e...

In ogni momento della vita è possibile incontrare nuove occasioni, cambiare idea e progettare dei modi per modificare la rotta.

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