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Genitori e figli: crescere insieme nelle scelte

I genitori imparano con i propri figli ad essere tali. Libri e consigli non sempre bastano: nella vita quotidiana ogni progresso di bambini e ragazzi è accompagnato anche da un cambiamento degli adulti. In questa relazione l’obiettivo è la formazione di una persona che sia in grado di vivere esperienze soddisfacenti tenendo conto delle proprie risorse e di quelle che la vita gli mette a disposizione.

Parallelamente a questo fine, un altro scopo dell'educazione è quello di costruire un rapporto tra genitore e figlio in cui si raggiunga una indipendenza reciproca e, al contempo, un forte legame. I figli, da adulti, sapranno gestire la propria vita “a modo proprio”, ma avranno sempre come punto di riferimento i propri genitori, anche se la distanza geografica sarà ampia.

Fermo-immagine di Alice nel Paese delle Meraviglie. Scena in cui la protagonista si perde nel bosco e si trova di fronte a innumerevoli segnali stradali.

Questa conquista avviene gradualmente. Nell’infanzia le scelte sono delegate ai genitori, poi crescendo incomincia a contribuire sempre più il figlio. Così, per esempio, quando si arriva alla scelta della scuola secondaria di II grado, la decisione avviene nel confronto tra adulti e ragazzi. I genitori fanno prima domande ampie per comprendere interessi, desideri, vissuti e capacità dei ragazzi; poi propongono alternative tra gli indirizzi. Nel condividere i ragionamenti che portano alla scelta finale, i genitori imparano a guidare i figli e i figli imparano come si fa a decidere.

A modo tuo, canzone scritta da Ligabue e interpretata da Elisa, esprime appieno il passaggio dall’infanzia all’età adulta dei figli e il cambiamento nel rapporto con i genitori. Per entrambe le parti non è semplice. Ogni risultato è carico di impegno, ma anche di immensa soddisfazione.

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